I dati Istat confermano come l'esportazione del 'made in Italy' sia diventando sempre piu' strategica per compensare il crollo della domanda interna.
L'esportazione del made in Italy ortofrutticolo e vinicolo 'frutta' all'Italia 8 miliardi l'anno. A sottolinearlo è la Cia, la Confederazione italiana agricoltori, che ha commentato i dati diffusi dall'Istat nei giorni scorsi sul commercio estero per i settori produttivi italiani.
Un quadro in cui all'agroalimentare nazionale, messo in crisi dal crollo della domanda interna – estendibile a molti altri comparti – arriva un grosso sostegno dalla richiesta estera, sempre più strategica nell'ottica della ripresa economica. Cibi e bevande made in Italy mettono a segno l’ennesimo segno positivo, con una variazione tendenziale dell’1,7% nell'ultimo mese, che conferma l'andamento dei mesi precedenti, al punto che – secondo la Cia – i prodotti alimentari e le bevande italiane hanno registrato un aumento record del 7% nei primi sei mesi dell'anno.
A trainare il settore all’estero sono i comparti dell’ortofrutta e del vino, entrambi capaci di raggiungere fatturati oltreconfine superiori ai 4 miliardi l’anno. Eppure c’è ancora un enorme margine di crescita visto che la domanda mondiale, sostenuta proprio dai paesi Bric, è passata da 70 a 170 miliardi di dollari in pochi anni.
Ecco perché, ora più che mai, “è importante continuare con l’opera di valorizzazione dei nostri prodotti”, spiega la Cia, “evitando però di muoverci in ordine sparso, ma percorrendo una nuova e più efficace azione sinergica per il settore, portando avanti una valida promozione che esalti a livello globale la qualità del “made in Italy”.
Fonte: Agrinews
L'esportazione del made in Italy ortofrutticolo e vinicolo 'frutta' all'Italia 8 miliardi l'anno. A sottolinearlo è la Cia, la Confederazione italiana agricoltori, che ha commentato i dati diffusi dall'Istat nei giorni scorsi sul commercio estero per i settori produttivi italiani.
Un quadro in cui all'agroalimentare nazionale, messo in crisi dal crollo della domanda interna – estendibile a molti altri comparti – arriva un grosso sostegno dalla richiesta estera, sempre più strategica nell'ottica della ripresa economica. Cibi e bevande made in Italy mettono a segno l’ennesimo segno positivo, con una variazione tendenziale dell’1,7% nell'ultimo mese, che conferma l'andamento dei mesi precedenti, al punto che – secondo la Cia – i prodotti alimentari e le bevande italiane hanno registrato un aumento record del 7% nei primi sei mesi dell'anno.
A trainare il settore all’estero sono i comparti dell’ortofrutta e del vino, entrambi capaci di raggiungere fatturati oltreconfine superiori ai 4 miliardi l’anno. Eppure c’è ancora un enorme margine di crescita visto che la domanda mondiale, sostenuta proprio dai paesi Bric, è passata da 70 a 170 miliardi di dollari in pochi anni.
Ecco perché, ora più che mai, “è importante continuare con l’opera di valorizzazione dei nostri prodotti”, spiega la Cia, “evitando però di muoverci in ordine sparso, ma percorrendo una nuova e più efficace azione sinergica per il settore, portando avanti una valida promozione che esalti a livello globale la qualità del “made in Italy”.
Fonte: Agrinews